Il Mandrolisai

Il Mandrolisai è una delle storiche regioni geografiche della Sardegna, posta al centro dell’isola, caratterizzata da un ameno sistema di colline, fa da preludio alla Barbagia di Belvì e a quelle che saranno le alture del Gennargentu, mediando il passaggio dalla pianura occidentale. La solcano strade segnate da curve soavi, ed è un vero spettacolo percorrere questo territorio in autunno, quando il sole al tramonto colora di magia i vigneti che, a destra e a manca, alternandosi agli olivastri, si arrampicano sui dolci crinali delle colline, tingendo il paesaggio di rosso.

I suoi terreni formati dal disfacimento dei graniti ma anche dal disfacimento degli scisti nella parte meridionale, risultano in genere di buona tessitura, sabbiosi-sciolti, con buona acidità e un buon tenore di potassio ma poveri di azoto e di fosforo, questo li rende particolarmente vocati alla coltivazione della vite.

Mandrolisai per tutti i sardi vuol dire vino. E’ un nome che si ricorda, perché quelli che nascono in questa regione sono vini speciali. Nascono dalle vigne di alta collina, accostate ai monti più alti dell’isola. I monti sono una presenza che cambia il clima, come i numi tutelari delle colline e delle vigne e hanno una forza che cambia la gente e i paesi. Così i vini, le vigne e la gente del Mandrolisai sono diversi da tutti gli altri, e simili fra loro perché portano la traccia delle montagne all’ombra delle quali nascono e crescono. Così a volte gli stessi sardi se parlate loro del Mandrolisai, e di come è unico, non penseranno alle nostre montagne e alle colline che fanno loro corona, non penseranno ai nostri paesi aggrappati ai versanti scoscesi, ma penseranno al nostro vino. E’ giusto in fondo, perché dentro il vino c’è tutto, i monti, le colline, i nostri paesi e le nostre tradizioni. Per questo Mandrolisai è un nome solo, per una terra e per il suo vino, e a noi che lavoriamo l’uno e l’altro va bene così.

I comuni

Sorgono e Atzara sono le aree storiche del Mandrolisai. A Sorgono ha sede la Cantina Sociale del Mandrolisai, cooperativa nata nel 1950 che riunisce la maggior parte dei piccoli produttori di quest’area. Un territorio, come già detto, di collina: quindi caratterizzato da lunghe estati assolate e poco piovoso, ma allo stesso tempo esposto a repentine escursioni termiche tra giorno e notte, dovute anche alle vicine montagne, capaci di fissare negli acini il corredo aromatico. A ciò si aggiunge il terreno, caratterizzato da sabbioni granitici, fondamentali per la finezza e la ricchezza in acidi del vino, e la particolare cultura enologia del territorio, basata non sul monovitigno, come nel resto dell’isola, ma sul felice incontro di tre varietà: il muristellu, specie autoctona probabilmente frutto dell’addomesticamento della vite selvatica sarda, contraddistinta da grande acidità, tannicità e carica cromatica, capace di donare struttura e nerbo ai vini, il cannonau, specie capace come poche altre di accumulare zucchero, e il monica, cultivar dall’animo più delicato, fresco e femminile. Questi i tre elementi alla base del miracolo alchemico del Mandrolisai: dall’unione di terroir, varietà e cultura materiale il dono di vini contraddistinti da finezza, personalità e grandi capacità di evoluzione, come difficilmente in altre parti della Sardegna è possibile trovare in una veste di tale autenticità.

Sardegna

È la seconda isola più estesa del mar Mediterraneo, dopo la Sicilia. La posizione strategica della Sardegna al centro del Mediterraneo occidentale e la sua ricchezza mineraria hanno favorito nell’antichità il suo popolamento e lo svilupparsi di traffici commerciali e scambi culturali tra i suoi abitanti e i popoli rivieraschi.

La Sardegna, insieme con le isole e gli arcipelaghi che la circondano, copre inoltre l’intero territorio amministrativo di una regione italiana a statuto speciale, la cui denominazione completa ed ufficiale è Regione autonoma della Sardegna/Regione autònoma de Sardigna. Amministrativamente è divisa in quattro province, una città metropolitana e 377 comuni, è ritenuta parte dell’Italia insulare ed è in terza posizione per superficie, ma in undicesima per popolazione. Lo Statuto Speciale, sancito nella Costituzione del 1948, garantisce un qual certo grado di autonomia burocratico-amministrativa per la gestione di alcune istituzioni locali.

Ricca di montagne, boschi, pianure, territori in gran parte disabitati, corsi d’acqua, coste rocciose e lunghe spiagge sabbiose, per la varietà dei suoi ecosistemi l’isola è stata definita metaforicamente come un micro-continente. In epoca moderna molti viaggiatori e scrittori hanno esaltato la sua bellezza, rimasta incontaminata almeno fino all’età contemporanea, nonché immersa in un paesaggio che ospita le vestigia della civiltà nuragica.

Blue Zones

Sardegna Blue Zone

La Sardegna è stata inserita nella lista d’elite dei 5 luoghi al mondo dove le persone presentano una straordinaria longevità.

Zona blu (in inglese Blue Zone) è un termine usato per identificare un’area demografica e/o geografica del mondo in cui la speranza di vita è notevolmente più alta rispetto alla media mondiale Il concetto è nato quando gli studiosi Gianni Pes e Michel Poulain hanno pubblicato su Experimental Gerontology il loro studio demografico sulla longevità umana, che identifica la provincia di Nuoro, in Sardegna, come l’area con la maggiore concentrazione di centenari al mondo. Gli studiosi, per procedere nel lavoro, tracciavano sulla mappa delle serie di cerchi concentrici blu che indicavano le zone con la più alta longevità, da qui il termine “zona blu”.

Dan Buettner ha identificato come fulcro di longevità nel mondo, offrendo a sostegno dati empirici e osservazioni in prima persona, l’isola di Okinawa (Giappone); la Sardegna(Italia); Nicoya (Costa Rica), Icaria (Grecia) e la comunità di avventisti di Loma Linda, in California.